13 novembre 2021

8360-alberomano

canzone consigliata per la lettura, D.Modugno, Farfalle

 

l'albero mano, storie di uomini sensibili
forse troppo
e sempre a tendere e sperare, lassu'
una forma di leggerezza
una forma di libertà
con le armi della poesia
ed una motosega
ancora lei
demone necessario
per riuscire laddove
solo il pensiero va,
l'albero mano
immaginarlo
come un totem necessario
una forma d'utopia realista
fantasia creativa stimolante
sperando che qualche piccolo eroe
ne faccia ispirazione ed azione...

FR

l'arbre/main, histoires d'hommes sensibles
peut-être trop
et toujours à tendre et à espérer, là-haut
une forme de légèreté
une forme de liberté
avec les armes de la poésie
et une tronçonneuse
toujours elle
démon nécessaire
pour réussir là où
la seule pensée va,
l'arbre/main,
imaginez-le
comme un totem nécessaire
une forme d'utopie réaliste
stimuler la fantaisie créative
en espérant que quelque petit héros
s'inspireront et agiront...

 

06 settembre 2019

8360-Infinitamento

(Infinitamento)

E fu pure un desiderio
quello
di librarsi,
come carta lasciata
e dal vento lanciata
e non oltre
e non solo...

e le nuvole
a soli limiti

819

11 gennaio 2019

8360-Otto a tutto Gas

Una sagoma d'uomo,
si staglia tra un orizzonte di detriti industriali ed il nulla della città,
e ripercorre strade tortuose se non sentieri impolverati mulattiere dimenticate.
Il mio vichingo risvegliato dal torpore...
e le sue armi rumorose, agitatore di materia , col nuovo ed arcaico alleato; il ferro.
E cose, oggetti lasciati in sospeso, galleggianti fosforescenti nelle notti altrove, ritrovano sorrisi o le luci salutano le ombre;
bastava poco:
bisognava ritrovare forza e speranza, tralasciare le idiozie che impantano con gli idioti, lasciare i bunker e le fortezze per accorgersi che le ombre o i pazzi non hanno niente da temere neanche in questi strani giorni.
Le ombre connesse con le cose mute.
e diventa difficile sfiorare schermi o manipolare tastierine, come adesso.
Le armi della poesia sono forse ossimori?
Una motosegha che realizza una piuma...mi é capitato!
E non sono furioso con l'andazzo che disumanizza i nobili mestieri delle arti, perché il problema é morale.
L'estetismo lo lascio a quelli che...io, praticando l'esperienza acquisita nei miei peripli e diluvi, adesso materializzo e me ne fotto del concetto.
Il concetto lo lascio ai direttori artistici ai galleristi a qualli che misurano i chili in grammi per meglio venderli.
Cerco solo di sentire la materia, con cui ho molta più praticità ed empatia che una massa confusa e mal'assortita, che mi sembra essere il "mio" disattento pubblico.
E mea culpa so perfettamente di non esser smussato perché troppo attento alla vera energia che serve per interagire con le cose vere, i materiali, gli elementi;
devo mio malgrado accettare che la più parte delle persone che incrocio in live e sui social si siano completamente od in parte quasi irrimediabilmente EVAPORATI?
So che gli unici che possono capire sono i bimbi.Capire che non c'é niente da capire ma solo sentire.
Ma poi in fondo é una questione atavica;
ognuno il tempo lo spende come crede.
Io adesso, nel mio linguaggio che chi vuol capire capisce...a raccontare una storia che diventa materia trasformata tra scintille e scheggie.
Trasformata per tentare di dar voce al bello, magari diverso, fuori da una qualche moda corrente, sicuramente da ogni logica di mercato.
e forse molto egoisticamente giusto per andare a dormire un po in cosciente pace, o inconscientemente in pace.

Ed il piccolo cane russa, perché anche lui stanco d'aver corso tra rottami e scintille...

BXL
11/1/19
22.58

14 novembre 2018

8360-Albatros di alabastro

canzone consigliata per la lettura, Paolo Conte, Pesce veloce del Baltico, da Novecento

Personaggetti;














dai fogli che incrocio, tovagliette e sottobicchieri, fuoriescono come fuoriorario. fuoribordo;
fiori del deserto, fianchi sinuosi di colline odorose, scoscese e pur morbide;
non sono ne questi ne quelli, solo loro;
gli altri.
E non cerco neanche di capire, magari solo per pigrizia o rassegnazione al tic ed al tac.
Poi mi sembra utile, laddove chi lo trova e lo prova, dilettevole.
Ed é una sfilza, come una sfilata Felliniana, musicata da Rota.
Ed un senso di vaquità, semplice scellerata cinica infantile vaghezza, ebbrezza...
e,
come spesso accade negli ultimi tempi,
il pensiero vola,
albatros di alabastro...




07 novembre 2018

8360-Tutti qui e li

canzone consigliata per la lettura, L.Cohen, waiting for a miracle













Che ci provino nei loro sorrisi, quelli che non hanno fatto,
nelle loro assenze, nei percorsi e nei sorsi;
Che ci riescano, nelle tentazioni e slanci,
nell'esser insieme comunque in una qualche foto,
altro selfie sorridente,
ulteriore tramonto scosceso, grano ritorto in qualche cerchio d'amore interstellare.
Tutti noi, inconsci fratelli, ancora a dircelo guardando altrove che in fondo,
nel profondo,
che lo si chiami cuore o anima, o animale...
Tutti belli alle nostre mamme,
finti liberi e sicuri perdenti...se la vittoria é la salvezza...
Dovremmo come gli animali vivere il giorno al secondo ed al quadrato,
ma animali non siamo...appunto.
E che? E cosa?
Dalle infinite domande solo vaghe risposte riposte qua e la nelle pieghe del tempo.
C'é chi dice che siamo figli delle stelle,
dei viaggiatori dell spazio, remoto...
>per lo meno ai nostri tentativi<
Oppure é tutto un bluff, e chi sa, dirige in silenzio,
ed istruiti ignoranti vagano alla ricerca inconsapevole, o come consci pazzi, che sanno di esserlo e di non essere argilla.
Forse le regole del gioco sono nel vento nelle maree, nelle comete.
Nei disegni delle nuvole o nel grano.
O nel profondo immenso oceano.
Eppure pensarci mi da il sorriso, e speranza,
che non trovo nelle false parole,
nei tentavi verso l'alto di chi dice di sapere,
se gli dai la monetina...come un jubox o peggio un flipper.

Pensare, liberando i sogni e tesser fili pindarici come un ragno matto
come l'alba della luce e l'aurora del tramonto.
"Ed escogitai mappe di mondi lontani,
ne feci cornici ai miei sogni
e volai..."

31 ottobre 2018

8360-foglie

canzone consigliata per la lettura, J.Cash, A boy named Sue

E le foglie cadranno ancora, àncore nel tempo.
Silenziosi macigni sulle certezze, sui tentativi di sfidare il tempo o il vento.
E loro, gli alberi, liberi e leggeri 
affronteranno svariate tempeste, 
e magari nella quiete rideranno tra loro, 
in silenzio, come solo gli alberi sanno fare.
Con la certezza e la speranza, che loro, gli omucoli, 
qualora il momento di raggiunger il suolo sia venuto, 
ne faccian tesoro di queste buone energie/materia nobile 
per provare a rifare il mondo.

Ed io ci credo ancora.

Ora più che mai (ed era ora!) che ho capito che, 
e lo dico per farne tesoro collettivo, 
che le energie bisogna usarle con metrica precisione 
e non sprecarle nel tentativo di spiegare, 
quello che non si puo capire senza il cuore.
Che non sono un cardiologo...

E le foglie sono bellissime.













(fotofonz2018)

8360-Warning Messages 1

29 ottobre 2018

8360-underside

canzone consigliata per la lettura, Jonny Cash, Any old mind that blows...

Poi guardo il cielo.
Rubando tempo al tempo impazzito, il tempo consumistico sfrenato, isterico.
Ed il cielo mi rassicura...nonostante lineee di aerei o scie chimiche, non c'é modo di lottizzarlo.
E lo sguardo scorre e quando capita, come un sorso d'acqua pura, una foto ne suggella la necessità, l'urgenza...Levare gli occhi al cielo...non per implorare un qualche dio, ma solo per respirare la grandezza dell'universo, e riposizionarsi nei gradini più bassi...
Uderside all'upper side...
Ed allora perché non dare voce alle immagini?













(fotofonz2018)

Detto fatto.
E le nuvole buffe ti danno il verso della luce, e sembrano quasi volti d'un pubblico sospeso, alle labbra d'un grande incantatore, dio sole.
E non é un caso.
Che queste nuove, arcaiche, remotissime visioni, il cielo lo stesso dalla notte dei tempi, riporti anche loro.
Loro.
I silenziosi e misteriosi fratelli dello spazio.
Quelli che per gli antichi erano gli dei.
E ritornano anche ed ovviamente tutte le domande a cui voli pindarici o improbabili santoni del net cercano di dar risposte.
Soli?
Oppure solo ciechi o distratti da tante inutilità?
Per dove per come...la strada?
Ed una parte (di me, di Loro, di chi?) giullare, gioiosa, riappare inevitabile, sussurrommi all'orecchio...il viaggio non la destinazione...
ah si certo...